Panini dolci ciocco e arancia

Durante le festività natalizie le persone corrono di qua e di là in cerca del regalo perfetto, o di un regalo alla bell'e meglio. Osservo queste persone che spremono le meningi in cerca di qualcosa da regalare al proprio amico, al ragazzo o alla fidanzata, ai genitori o fratelli. Mi capita a volte di trovarmi nella malaugurata situazione in cui mi viene chiesto "Aiutami! Cosa regaleresti tu...". Ecco che allora io provo ad esporre la mia idea di regalo, quella che mi sono costruita durante gli anni: non comperate nulla, create con le vostre mani. Ma ahimè, son davvero poche le persone che condividono questo pensiero. 

Sorrido quando vedo queste ragazze che da anni condividono la loro vita col loro ragazzo e quando arriva il momento di regalare qualcosa: il vuoto! Sarò puntigliosa, ma se una persona la conosci davvero dovresti sapere cosa farebbe felice il suo cuore.
Ma sapete qual'è il problema: manca la fantasia. è più facile entrare in negozio o in internet e scegliere comodamente qualcosa costruito da altri. 

Volete sapere il mio segreto per far gioire davvero il cuore della persona a cui volete bene, amico genitore o fidanzato che sia? Ascoltate:
1. Non fare regali. Già il nome di per sè è brutto: il regalo porta con sè l'obbligo del ricambiare. Chiamatelo dono, pensiero... ha tutto un'altro suono! Farà capire a chi lo riceve che affidate un pezzetto di voi stessi proprio a lui, che lo dovrà custodire con cura;
2. Non siate banali! E dai, a Natale lo sanno tutti che si fanno i regali, al compleanno pure. Evitate queste date. Volete mettere fare un regalo il 13 di maggio o il 25 settembre o il 7 agosto? Chi se lo aspetterebbe? Nessuno! E sapete una cosa? Vorrà dire che in una giornata qualsiasi, in un momento qualsiasi voi avete pensato a quella persona, perché è importante per voi e non per obbligo di una ricorrenza;
3. Regalate il vostro tempo. Che può voler dire molte cose. Io ad esempio decido di prendermi del tempo, mettiamo mezza giornata e di regalarla ad un'amica. Questa mezza giornata la posso passare con lei, oppure da sola a casa tra olio profumato, farina sparsa qua e la, gocce di cioccolato, termometro, planetaria, forno... E creare delle soffici nuvolette di pane dolce, che imbusterò in un piccolo sacchetto di carta riciclato, senza molti fiocchi o decori. E la sera farò un salto veloce dalla mia amica, a consegnarle questo dono inaspettato per ricordarle, in un giorno qualunque, che l'ho pensata e ho dedicato del tempo a lei e alla nostra amicizia, pur essendo state lontane.




Per 1,4 Kg di impasto, da cui ho ottenuto 5 panini da 100 gr, 9 panini da 50 gr e 7 cornetti:

> 600 gr farina di media forza, poi dipende anche da quanto volete far durare la lievitazione. Io ho utilizzato 370 gr farina 0 13 proteine, 130 gr farina di farro mono-cocco, 100 gr farina 0 11 proteine
> 130 gr Tecnezia (pms)
> 400 gr circa di latte, guardate quanto ve ne richiede la farina, piuttosto partite con 350 gr e aggiungetene gradualmente se occorre
> 60 gr olio evo
> 85 gr zucchero di canna
> 2 cucchiaini colmi di miele
> 30 gr di arancia candita
> 100 gr gocce di cioccolato
> 3 gr sale 

Ho messo il cioccolato in freezer.
Nella planetaria con gancio ho impastato tutti gli ingredienti (farina col latte fino ad ottenere un impasto compatto ma liscio, non appiccicoso, poi zucchero in 3-4 volte e miele portando a incordatura) inserendo per ultimo olio poco alla volta non aggiungendo il seguente finché l'impasto non torna ad incordarsi e sale. 
Ho aggiunto cioccolato freddo (così inserendolo non si scioglie e non va a sporcare eccessivamente l'impasto) e le arance in 3 volte, fermando ogni volta la planetaria e capovolgendo l'impasto per distribuire le sospensioni uniformemente.
Ho messo a puntare sul piano di lavoro coperto con una ciotola per mezzora. Nelle successive 2 ore ho eseguito 3 pieghe a distanza di 40 minuti circa.
Ho lasciato riposare tutta la notte in luogo fresco a 15°, in questo modo ho rallentato molto la lievitazione per evitare che passasse oltre. L'indomani ho finito la lievitazione a 28°, formato a piacere e posizionato i panini su una teglia leggermente unta con olio evo.
Ho aspettato nuovamente il raddoppio a 28° e poi cotto in forno ventilato a 170°-180° a seconda della pezzatura fino a lieve doratura.


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