Piccole piadine, speck rucola e stracchino *Montersino*

A volte ti senti pesante. Pesante fuori, pesante dentro. 
Hai mille domande, mille perchè senza risposta, non ti capaciti di come certe persone possano pensare o non pensare e comportarsi così. Sembra che tu sia l'unico ad accorgerti delle cose che non vanno, ti arrovelli la mente per trovare una soluzione. Fai bei discorsi in testa alla Martin Luther King oppure vorresti diventare minaccioso come Mike Tyson perchè si sa: con le cattive si diventa più convincenti.
E intanto, pensiero dopo pensiero, mattone dopo mattone, tutto si deposita in pancia, fino al cuore e poi arriva fino alla gola. E ti sembra di soffocare. I principi su cui cerchi di basare ogni tuo atto quotidiano, il tuo lavoro, il tuo studio sembrano ritorcersi contro di te, ti intrappolano, perchè le persone che credevi vicine non li condividono, sembra che manco li abbiano mai concepiti, quei sani principi. Ti ritrovi pesante. Pesante e circondato da estranei che fino a ieri conoscevi, chiamavi per nome, gli davi la mano.
Allora la mattino ti svegli, le palpebre pesanti come ricoperte di uno spesso strato di polvere, la stessa che potresti trovare sopra un antico libro rilegato, che scricchiola quando lo apri. Anche le palpebre scricchiolano. Vorresti solo lasciarle lì, adagiate sopra gli occhi. Ma ti alzi, esci in cucina la mattina presto ed inizi a preparare antipasti, tartine, panini caldi e profumati, brioche salate e qualche piadina mignon. Speri finisca presto questa giornata.

Poi porti tutti quel ben di Dio in una casetta in mezzo alla campagna. Una casa accogliente con un grande prato attorno. Cani, gatti, cavalli, due asini e qualche passero. Ti ritrovi a chiacchierare e mangiare. Cose buone fatte con amore, cose che si ripropongono tutti gli anni ma chissà come ogni anno sono più buone, forse perchè le mangi solo una volta all'anno, in quella giornata. 
E intanto i mattoni tremano, compare qualche crepa.
Altre chiacchiere e poi le risate. Quelle sono potenti, non ci sono mattoni o cemento armato che tenga, sono più forti del terremoto. I mattoni inesorabilmente crollano, non sai nemmeno tu dove si spargono. Sei leggero e lontano ormai. E ritrovi quei valori, quei sani principi in cui credevi. Quando arrivi a casa ti ricordi che il cuore deve battere forte solo per la gioia, per la felicità, per quei momenti che diventeranno ricordi indimenticabili. Ti accorgi che i principi su cui cerchi di costruire la tua vita ci sono, sono veri. La differenza sta nel condividerli con le persone giuste. Quelle vere. Quelle con la P maiuscola! Ecco, quando le avrai trovate potrai chiamarle Famiglia, indipendentemente da tutto.

Queste piccole piadine, fresche leggere e semplici da realizzare, mi ricorderanno questo lungo pensiero. E lo condivido con voi, potrebbe tornare utile sia a voi che a me.


Per una trentina di piadine:
> 150 gr farina debole
> 60 gr latte
> 40 gr burro o strutto (io ho utilizzato il burro, ma lo strutto rende molto meglio)
> 4 gr lievito per dolci (non vanigliato!)
> 2 gr sale

Per la farcia:
> 150 gr speck (la ricetta originale prevede 100 gr di prosciutto crudo)
> 140 gr stracchino (lo stracchino che avevo io, marca coop, mi sembrava troppo molle per cui ho usato 100 gr stracchino e 60 gr philadelphia mescolati assieme)
> 30 gr circa di rucola
> pepe
> olio evo

Piadine: 
Io ho preparato l'impasto la sera prima, in modo da cuocerle il giorno stesso. Sono davvero veloci e poco laboriose!
Ho tenuto il burro a temperatura ambiente per mezzora (è estate per cui basta poco, in inverno toglietelo prima dal frigo). In una scodella ho versato farina, sale e lievito e mescolati assieme. Ho aggiunto una parte del latte iniziando ad amalgamare, ho aggiunto il burro morbido e il resto del latte. 
Dovrete ottenere un impasto ruvido e grezzo, non eccessivamente lavorato. 
Ho avvolto in pellicola e messo in frigo fino al giorno seguente.
Se desiderate fare le piadine il giorno stesso lasciate riposare l'impasto almeno una o due ore in modo che il burro, raffreddandosi "tiri" e renda possibile la stesura dell'impasto, altrimenti vi troverete un impasto appiccicoso che necessita di eccessiva farina quando lo passerete al mattarello.

Ho tolto l'impasto mezzora prima dal frigo e poi l'ho steso col mattarello ottenendo una sfoglia spessa 2-3 mm, anche qui lo spessore va a piacere. 
Ho coppato con delle formine da biscotti. Qui potete sbizzarrirvi con le forme!
Ho cotto in padella qualche minuto per lato, fino a che diventassero belle dorate.
La grandezza della piadina deve essere proporzionata a quella della guarnizione, per cui prendete le misure! Ricordate che in cottura l'impasto tende a restringersi leggermente.

Guarnizione:
Anche questa l'ho preparata la sera prima. 
Ho bagnato leggermente il piano di lavoro e vi ho steso due fogli di pellicola trasparente per alimenti sovrapponendoli di 3-4 cm.
Ho disposto le fette di speck in modo fitto e sovrapposto, stando attenta a non lasciare buchi. Qui credo che la quantità di speck vari sia per la lunghezza delle fette che per il loro spessore per cui consiglio di avere a disposizione più speck o prosciutto dei quanto indicato.
Ho poi ricoperto lo strato di speck con un foglio di pellicola o carta forno e con le mani ho battuto bene per appiattirlo e renderlo omogeneo.
Ho tolto la pellicola sopra e ho spatolato i formaggi (io ho aggiunto anche una grattata di pepe e un pò di rosmarino tritato). Vale la stessa regola dello speck: la quantità di formaggio è a piacere per cui se preferite abbondate un pò di più, non eccessivamente o farete fatica a tagliare le rondelle.
Ho aggiunto una fila di rucola sul lato lungo verso di me e poi pian piano ho arrotolato, dapprima con le mani e poi con la pellicola. 
Ho chiuso la pellicola a caramella e messo in frigo una notte.

La mattina ho spostato la farcia in freezer per una ventina di minuti per rendere più facile il taglio (attenti a non congelarlo eccessivamente!).
Ho tagliato le rondelle e disposte ognuna sopra la piadina.
Potete fissare la guarnizione alla piadine con un ciuffetto di maionese. Io non l'ho fatto e sono risultate comunque stabili e facili da mangiare.
A piacere lucidare con un filo d'olio evo.

Sono fresche,davvero semplici e secondo me perfette per l'estate e comode da preparare anche in anticipo. Le due preparazioni possono essere realizzate separatamente e congelate, pronte all'occorrenza.
Inoltre è una preparazione che si presta davvero a mille varianti. Sono curiosa di provarle con salmone rucola stracchino e semi di papavero!

La ricetta è davvero breve. Il mio pensiero iniziale meno. Ma questa ricetta per me non sarebbe nulla senza di esso.


Commenti