Le persone dovrebbero dare peso alle parole, come forse ancor più al non verbale.
Questa ricetta la dedico a chi mi ha preso in giro per questo piccolo angolo che mi sono dedicata, creato non certo per diventare chissà chi, ma piuttosto per condividere il mio ricettario cartaceo con poche persone interessate a quello che sperimento, alle quali mi dimentico spesso di inviare le foto delle ricette, per condividere un pensiero ogni tanto, a volte più solare e a volte più nuvoloso.
Dedico questa ricetta a chi ha visto solo il mio lato timido, più chiuso, a chi mi ha messo i piedi in testa senza che io reagissi come al mio solito. A chi pensa di essere grande con chi ancora non sa farsi valere, a chi si diverte nel dettare la legge del terrore e si sente forte. Mettete piuttosto le mani in pasta, impastate questa brioche a mano e vediamo poi se vi resterà ancora fiato per sminuire le persone più fragili.
Questa ricetta la dedico a chi si sente solo. Perché il suo profumo rustico vi conforterà, le noci croccanti vi faranno sorridere e la dolce uvetta vi farà compagnia.
Per il lievitino:
> 10 gr lievito di birra
> 20 ml latte intero
> 30 gr farina Manitoba
> 1 cucchiaino di miele
Per la brioche:
> tutto il lievitino
> 1 uovo medio
> 200 ml latte intero
> 80 gr zucchero bianco semolato
> scorza grattuggiata di 1 limone bio
> succo di mezzo limone
> 350 gr farina Manitoba
> 50 gr farina integrale
> 80 gr farina tipo 1 o 2
> 100 ml olio di semi di girasole
> mezzo cucchiaino di sale fino
> 50 gr uvetta passa
> 35 gr noci
Per il lievitino: in una ciotolina sciogliere latte, miele e lievito di birra, unire la farina mescolando con una frusta per non formare grumi. Coprire con pellicola e lasciar riposare 20 minuti, finche il lievitino non avrà formato delle bolle in superficie e inizi a cedere al centro (sarà raddoppiato di volume).
Per la brioche: in una ciotola ben capiente unire la farina setacciata e formare un buco al centro dove si aggiungerà il lievitino, l'uovo, lo zucchero, le scorze di limone, il latte e il succo di limone (stando attenti a non farlo venire a contatto con il latte, versarlo direttamente sulla farina).
Impasto pronto per l'aggiunta dell'olio |
Quando si sarà formato un impasto compatto e non appiccicoso unire gradualmente l'olio di semi un cucchiaio o due alla volta. Inizialmente quando si unisce un ingrediente grasso l'impasto fatica ad assorbirlo ma continuate ad impastare senza sosta e cercando di non far stracciare l'impasto.
CONSIGLIO: mentre impastate, quando l'olio si sarà assorbito, fate delle pause di 3 minuti circa così che poi sarà più facile continuare a unire i grassi. Per questa operazione ci vorranno 20 minuti circa, molta pazienza e olio di gomito.
Quando l'olio sarà quasi terminato unire il sale e in 3 volte anche le noci spezzettate a mano e l'uvetta.
Maglia glutinica |
Stendere in un filone l'impasto e arrotolarlo su se stesso, poi riporre in una ciotola capiente appena appena unta, coprire con pellicola e far lievitare al raddoppio.
Togliere l'impasto e stenderlo delicatamente con i polpastrelli su un piano da lavoro leggermente oliato, stagliare 3 filoncini e intrecciarli a fomare una bella trecciona.
Porre su una leccarda coperta da carta forno e coprire bene con pellicola.
Lasciar lievitare fino quasi al raddoppio.
Accendere il forno a 180° e quando bello caldo infornare sul ripiano basso. A metà cottura togliere dal forno e spennellare con latte e miele. La treccia sarà cotta quando l'interno avrà raggiunto i 94° o comunque dopo circa 30 minuti.
Far raffreddare su una grata in modo da far disperdere l'umidità in eccesso.
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