La giornata non è iniziata nel migliore dei modi. Tanta delusione, tanta solitudine. Cose non dette che ritornano e non si sa come uscirne. Eppure qualsiasi cosa accada, qualsiasi discussione o arrabbiatura, qualsiasi silenzio, verrebbero dimenticati se ce ne fosse bisogno. Perchè la famiglia è la famiglia, e io non riesco mai a dimostrare il bene che voglio alla mia. Nonostante tutto.
Sono salita in montagna, inizialmente col fiato corto perchè anche lo yoga lo insegna: le emozioni belle, positive donano forza, quelle negative e cupe tolgono il respiro. Ma più salivo, più la fatica aumentava e più i pensieri svanivano, sia quelli positivi che quelli meno. Restavano solo emozioni, emozioni su emozioni e l'unica cosa pesante che sentivo erano i miei piedi su quei sentieri ripidi.
In cima, come mi succede sempre quando vado sui miei monti sono rimasta senza fiato, letteralmente, per lo stupore. E sono scese delle lacrime di gioia. Eravamo solo io, il mio super Lenu e le nuvole che oggi si muovevano veloci. Dritto davanti ai miei occhi le cime lievemente innevate, così bianche da abbagliare la vista. E un cielo azzurro che mi scoppiava il cuore.
Al ritorno la discesa era ripida, le ginocchia scricchiolavano e qualche brutto pensiero si affacciava. Per questo arrivata a casa ho deciso di cucinare. E cosa c'è di più terapeutico se non una bella zuppa orientale con tante tante spezie che inebriano la mente e avvolgono il cuore col loro profumo divertente.
La ricetta l'ho presa dal mio amato libro Zaitoun di Yasmin Khan. Già avevo provato la vellutata di zucca e lenticchie, ma questa mi ha sorpreso ancor di più. Mai avrei pensato che con così pochi ingredienti e con un semplice cavolfiore ne sarebbe uscito uno spettacolo così: calda, profumata, aromatica, avvolgente.
Ho seguito la ricetta passo passo tranne per alcune piccole modifiche tra parentesi, non mi sono spaventata dalla quantità di cipolla e aglio perchè è davvero bilanciata.
Per 6 persone:
> 1 cavolfiore grande, 1Kg circa> 2 cipolle piccole dorate
> 1 e 1/2 cucchiaino di coriandolo (io 1 cucchiaino)
> 1 e 1/2 cucchiaino di cumino (io l'ho omesso perchè non riesco proprio a digerirlo)
> sale, pepe e olio evo
> 30 gr burro
> 4 spicchi d'aglio privati dell'anima
>1 cucchiaino di curcuma macinata
> 1 litro di brodo vegetale (io 1,5 litri)
> 2 cucchiai di mandorle a lamelle
> prezzemolo tritato
Scaldare il forno a 200 gradi modalità ventilato.
Nel frattempo in un pentolino far sciogliere lentamente il burro e unirvi la curcuma e l'aglio tagliato finemente facendolo rosolare leggermente. Mettere a bollire il brodo e quando è pronto unirvi il burro con l'aglio e tenere da parte al caldo.
Quando il cavolfiore è pronto spostarlo in una casseruola capiente, aggiungere il brodo e far sobbollire per una decina di minuti.
Frullare ben bene con il mixer fino a ottenere una crema vellutata e liscia. Assaggiare e aggiustare eventualmente di spezie o sale.
Servire con mandorle a lamelle tostate, una spolverata extra di curcuma, un po' di prezzemolo per dare colore e un filo d'olio evo a piacere.
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